Alba e Michelle, due generazioni diverse, due donne disinibite,
trasgressive che si confrontano sui temi della sessualità femminile, dei
diritti civili e dell'anticlericalismo.
E' gradita una comunicazione libera e libertina.
Finalmente arriva il momento che aspettavo, andremo via dalla fogna europea!! Ci siamo solo impoveriti, abbiamo perso 9 punti di pil, solo perchè una classe politica corrotta e venduta alla plutocrazia ci ha fatto credere che avremmo avuto una economia più forte...un futuro migliore... e altre balle del genere. Adesso basta! La realtà non si può più nascondere, ce ne andiamo, andate affanculo!
"La fila di autocarri militari che attraversano il centro di Bergamo, a passo d’uomo, fari accesi – “E’ l’esercito che porta via le salme per cremarle in altri crematori”, annuncia un giornalista, con la voce rotta; asseriscono i giornali e le tv; e nessuno si chiede: quanti sono? Un autocarro per ogni bergamasco morto di coronavirus? in ciascuno ce ne sono tanti? non bastava un camion per tutti? E Bergamo non ha forse un cimitero per seppellirli?
Si tratta di una lugubre finzione cinematografica di propaganda nera, ovviamente fatta apposta per spargere il terrore. Basterebbe riflettere che mai, nelle stragi che hanno punteggiato la nostra storia, s’è mai adottata una simile scenografia militar- apocalittica: né per i morti del Vajont néper Ustica, e nemmeno per le stragi politiche di Bologna e di Piazza della Loggia a Brescia, che si sarebbero prestate meglio all’esibizione stentorea delle bare.
L’indecente falsificazione giornalistica pro-terrore è giunta a questo: che ha presentato come di Bergamo la fila di bare del naufragio di lampedusa dove morirono 360 migranti, nel 2013"
E poi le "fake news" sarebbero quelle che si trovano in rete.....
l'ottimo Maurizio Blondet si chiede inoltre se ci sia una relazione tra i cittadini che si sono ammalati di corona virus nei comuni di Bergamo e Brescia e le massicce campagne di vaccinazione che sono state fatte in questi comuni a partire dallo scorso novembre.
Vaccino anti-influenza aumenta del 36% il rischio di coronavirus
Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.